Siamo vicini al mare, molto vicini.

I molteplici colori che appaiono fino all’orizzonte mutano di giorno in giorno, di ora in ora.

La casa porta in eredità dal proprietario precedente, un architetto, soffitti alti, pavimenti in legno sbiancato, stucchi leggeri ai soffitti e grandi porte a due ante con cornici importanti e stuccate bianco panna.

 Noi lavoriamo sulla pelle e sugli arredi, cucendoli addosso alla nuova famiglia che l’abiterà. Vestiamo le pareti coi toni profondi del mare, un po’ francesi.

 La cucina accoglie una composizione su misura realizzata con ante e finestre in legno di recupero di diversa fattura. Alcune finiture sono in corten, il top in acciaio è parzialmente sovrapposto ad un bancone da negozio in noce e in una nicchia brilla il frigo rosso lucido.

 Gli oggetti di modernariato e quelli di produzione industriale si mescolando sapientemente a quelli più antichi di famiglia, lasciando trasparire il gusto eclettico e raffinato della padrona di casa.

 In soggiorno ritagliamo una libreria in ferro sottile che facciamo arrivare fino a soffitto, a sfiorare gli stucchi, con la complicità di un fabbro febbrile. Una casa senza libri non è una casa, soprattutto se la abita colei che lavora nell’editoria.

 Nelle camere più grandi disegnamo armadi su misura, dalle linee classiche ma contemporanee. Nella camera del ragazzo inseriamo un soppalco interamente rivestito con pannelli di fibra di legno OSB, che in corrispondenza della finestra lascia una doppia altezza per inondare di luce la scrivania su cui studiare. L’alcova si raggiunge con una scala-libreria in ferro a pedate alternate.

 All’esterno una vecchia scala a chiocciola in ghisa conduce al terrazzo. Lievi vertigini ci preparano all’emozionante vista a 360 gradi del mare tutto e delle sue riviere.