In un elegante palazzo del centro città ci accolgono mosaici di graniglia, alte porte e finestre, e una vetrata a tutta altezza sospesa sulla facciata di una chiesa romanica.
L’intervento consiste essenzialmente nel disegno degli arredi, dell’illuminazione e di tutto ciò che possa dare conforto in un ambiente in cui lavoro e vita si fondono.
Lo scoppiettante menage quotidiano della coppia di committenti, padre e figlia, ci ispira a cercare un filo conduttore che rappresenti incisività, lucidità e brillantezza, qualità di entrambi.
L’ottone diventa il materiale deputato ad assolvere questo compito, con un rimando di riflessi da una stanza all’altra: nella “sala da ballo” in cui riveste un’intera parete divisoria, per poi fondersi in una struttura che ingabbia una libreria antica.
Il banco della reception, le maniglie delle librerie fatte realizzare su disegno, i montanti per appendere i quadri della “sala del mare”, le luci a sospensione…